lunedì 4 marzo 2013

Ripensare il Piano Asi, l'esempio (di buona politica) di Cava de' Tirreni. Intervista al sindaco Marco Galdi

A settembre sono state approvate dal Consiglio generale dell'Asi Salerno la redazione del Piano Urbanistico Comunale di Cava de' Tirreni e la richiesta di riperimetrazione del vigente Ptr consortile Asi, passo decisivo per le modifiche dell'area industriale della 'città dei portici'. Grazie anche alle sollecitazioni avanzate dall'associazione Cava Sviluppo - che raccoglie circa 80 imprenditori operanti sul territorio metelliano - i portatori di interesse potranno ora sfruttare al meglio le strutture e infrastrutture industriali presenti sul territorio con conseguente sviluppo più razionale dell'occupazione.

Quale è stato il contributo dell'amministrazione comunale da Lei guidata?
"Per prima cosa abbiamo ascoltato le proposte provenienti dal mondo professionale e imprenditoriale. Quindi, condivise in larga misura le istanze, abbiamo avviato un confronto serrato con gli interlocutori istituzionali (prima di tutto Asi e Provincia), concordando l'avvio di una fase di revisione dei piani urbanistici (piano asi, piano urbanistico comunale e piano territoriale di coordinamento provinciale). In particolare, l'opportunità è stata offerta dalla Provincia di Salerno, che ha approvato il nuovo Ptcp, con portata omnicomprensiva e anche derogatoria dei piani subordinati (fra cui il piano Asi)".

A che punto siamo con l'iter normativo e quali sono state le maggiori problematiche (o ostacoli) riscontrate?
"Il Comune di Cava ha approvato con due distinte delibere le richieste da proporre all'Asi: prima di riperimetrazione dell'area di competenza, che risulta significativamente ridimensionata all'ambito che effettivamente riveste all'attualitá una natura esclusivamente industriale; poi di introduzione di regole che agevolino l'utilizzo dei capannoni, prevedendosi frazionamenti sia orizzontali che verticali, riducendosi il lotto minimo, consentendo la localizzazione anche di attività artigianali, ecc.
Ostacoli non nascondo che ci sono stati, ma la determinazione della politica e la generale consapevolezza dei tempi difficili che stiamo vivendo alla fine l'hanno spuntata".

Completato il processo, quali saranno i benefici immediati e quali quelli a lungo termine che le modifiche dell'area industriale potranno portare in un territorio come quello di Cava de' Tirreni?
"La riperimetrazione consenità l'efficacia del nuovo puc anche nelle aree prima appartenenti all'Asi. Qui sarà possibile operare in termini perequativi, favorendo un importante sviluppo urbanistico di aree ormai di fatto divenute centro abitato. Le altre modifiche, invece, favoriranno l'utilizzo di contenitori oggi dismessi o non utilizzati a pieno, favorendo l'occupazione e la nascita della piccola imprenditorialitá, anche artigianale e commerciale".

'Liberare' l'area industriale per renderla più attrattiva rispetto a differenti proposte di insediamento produttivo, potrebbe generare concrete risposte al problema occupazionale?
"Credo proprio di si. Ovviamente parte un processo laborioso, i cui effetti si produrranno nel tempo...".

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