venerdì 22 marzo 2013

Solofra, T.e S.I. replica alla nota dell’ass. Luigi De Stefano

SOLOFRA - In merito alle dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dall'assessore del Comune di Solofra, Luigi De Stefano, in data 19 marzo 2013, l'associazione T.e S.I. - Tutela e Sviluppo Integrato - tiene a precisare quanto segue:

"Ci  piace ricordare che la nostra è un’associazione culturale di utilità  sociale e formativa, senza scopo di lucro e soprattutto che non aderisce, né  intende aderire, a nessun partito politico e che si è costituita per volontà di liberi professionisti, ingegneri e architetti, che hanno regolarmente compiuto il proprio percorso formativo. Un’associazione sempre  aperta ad ascoltare e ad aprire le proprie porte a tutti i cittadini, disposta ad affrontare problematiche e questioni di estrema rilevanza per il futuro della comunità.

Da due anni lavoriamo su varie  tematiche ottenendo tanti elogi anche da Enti e  Istituzioni  non solo locali: ne è un esempio il rapporto di stima reciproco instaurato con l'amministrazione comunale di Cava de' Tirreni. In questa direzione, ricordiamo che in più occasioni lo stesso Sindaco di Solofra, Michele Vignola, non ha mancato di sottolineare il lavoro che T.e S.I. ha prodotto per informare e proporre soluzioni ai problemi urbanistici, e non solo, della nostra Città.

Di più, la nostra associazione ha talmente stimolato il dibattito sul territorio che buona parte dei temi proposti sono stati riportati pedissequamente anche nel programma elettorale delle liste concorrenti alle ultime amministrative e gli stessi sono oggi azioni di Governo.

Al netto di quanto premesso, pensiamo che dalla nota dell’assessore Luigi De Stefano emerga chiaro uno stato di confusione in quanto è evidente un passo indietro rispetto alla delibera di Consiglio comunale del 15 febbraio 2013 in cui l’amministrazione si è impegnata a porre in essere ogni azione e provvedimento perché trovi concreta attuazione il ricorso agli strumenti della cd Legge Sviluppo.

Siamo dispiaciuti nel prendere atto dell’attacco gratuito ricevuto da colui che è un dipendente dei cittadini solofrani, Luigi De Stefano, che spesso - per la sua apprezzabile voglia di fare - invade argomenti e materie di non sua competenza e che fa emergere, purtroppo, anche un pizzico di troppa superficialità che sfocia in una non gradita confusione tecnica; l’esempio più evidente è il paragonare l’applicazione di una chiara legge nazionale ad una vicenda giudiziaria (cd. “Caso C4”), questione delicatissima di cui se ne sta occupando la magistratura. Inoltre, non rispondere a legittime richieste formulate da liberi cittadini, significa non adempiere a quanto disposto nella legge n. 241/1990 con conseguenti serie problematiche, anche economiche, e la probabilità che l’amministrazione dovrà poi difendersi da conseguenti richieste di risarcimento dei danni. Si vuole, altresì, ricordare che nessuna legge, regolamento o norma prevede che per poter avviare una nuova attività in Italia, deve necessariamente correre l'obbligatorietà di fare (o protocollare) istanza all’assessore al Suap.

Vogliamo però cogliere l’aspetto positivo della nota in questione e dunque a Luigi De Stefano va il nostro plauso per i continui e continuativi contatti con l'Asi di Avellino circa il confronto portato avanti sui temi della variante al piano stesso. Sarebbe opportuno, perciò, informare anche la cittadinanza sui seguenti punti:

Il presidente dell'Asi Giulio Belmonte s'impegnò a Solofra durante il nostro Convegno (1 febbraio 2013) a presentare - entro marzo - una bozza di variante al Piano Asi. A che punto siamo? Il questionario distribuito dalla stessa amministrazione di Solofra che fine ha fatto e quali sono stati gli esiti?

Nello specifico, circa le attività di competenza dell'assessore Luigi De Stefano, chiediamo come lo stesso sta potenziando il suo ufficio/sportello Suap? Come Egli intende sburocratizzare e quindi facilitare il rapporto tra cittadino e l’amministrazione? Quando tempo ci vorrà ancora affinchè venga attivato sul portale web del Comune una sezione dedicata alla strumentazione urbanistica vigente?

Queste sono solo alcune delle domande che poniamo oggi a mezzo stampa all’assessore Luigi De Stefano ma che vorremmo porre allo stesso, senza se e senza ma, anche in un pubblico dibattito, ricordando che è legittimo pensare ed è giusto sperare che ci sia per Solofra un futuro migliore da costruire insieme.

Sul punto, diamo atto al Sindaco Vignola e all'assessore all'Urbanistica Gerardo De Stefano della loro intensa partecipazione a tutti i nostri incontri. Luigi De Stefano abbia la consapevolezza di ricordare che chi è stato investito del diritto di rappresentanza deve esercitarla in democrazia, secondo regole di partecipazione e come previsto dai principi costituzionali. A buon intenditori!".

lunedì 11 marzo 2013

Ptcp, le riflessioni di TeSI: "Solofra, snodo logistico di riferimento"

SOLOFRA - Nel merito dell'adozione del Preliminare P.T.C.P. (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) con delibera di Giunta Provinciale 184/2012, l'Associazione T.e.S.I. - Tutela e Sviluppo Integrato - rende nota la sua attività di studio ed elaborazione di osservazioni per la suddetta pianificazione, focalizzando la propria attenzione sul territorio solofrano e sul suo ruolo di 'cerniera' tra l'ambito territoriale irpino e salernitano.

Così in una nota: "Avendo, da una prima analisi del materiale cartaceo a nostra disposizione, riscontrato numerose anomalie pianificatorie derivanti, soprattutto, da un'obsoleta base cartografica, T.e.S.I., benché ce ne fosse bisogno, ricorda ai soggetti pianificatori che un Piano Territoriale di Coordinamento rappresenta il principale strumento di ascolto e di governo a disposizione della comunità provinciale e costituisce lo strumento di pianificazione che delinea gli obiettivi e gli elementi fondamentali dell’assetto del territorio provinciale, in coerenza con gli indirizzi per lo sviluppo socio-economico e con riguardo alle sue caratteristiche geologiche, geomorfologiche, idrogeologiche, paesaggistiche e ambientali".

"Il suo scopo è orientare le scelte e mettere ordine nel territorio attraverso una proposta complessiva che riguarda specificamente la grande rete delle infrastrutture, che riconosce l’esistenza di un sistema ambientale con le sue articolazioni e individua un sistema insediativo, fissando gli indirizzi per lo sviluppo dei centri urbani e delle aree produttive. In particolare il tema della rete infrastrutturale crediamo sia di vitale importanza per lo sviluppo sostenibile del territorio irpino in quanto 'reale sistema venoso' irrorante di flussi economici".

"Il P.T.C.P., ad ogni modo, nella tavola QC 1 'La rete delle interconnessioni: le indicazioni strutturali in ambito provinciale', negli elaborati di progetto e coordinamento P.01 'Relazione generale' e P.02 'Norme tecniche di attuazione', nell'elaborato di processo EP.1.1 'Rapporto Ambientale (RA)', non si sottrae al riconoscimento della tratta ferroviaria Salerno-Mercato San Severino (Università di Fisciano)-Avellino e del raccordo autostradale tra Salerno ed Avellino quali assi infrastrutturali da potenziare con evidenti ricadute positive sui sistemi produttivi, sulle filiere logistiche e sulle armature dei servizi urbani, oltre al miglioramento dell'accessibilità del territorio e delle interconnessioni con le altre province e con le reti e infrastrutture regionali e nazionali di trasporto".

"Nelle matrici territoriali di sviluppo Solofra potrà costituire uno snodo di vitale importanza per tutta l'Irpinia non solo nella prospettiva del completamento della filiera conciaria e della differenziazione produttiva con forti connotazioni di ricerca ed innovazione, ma anche nella costituzione di un polo logistico d'avanguardia e di una rete di servizi di cui potranno beneficiare tutti i territori della 'bassa Irpinia' e della valle dell'Irno".

"In questa direzione, infine, T.e.S.I. accoglie con favore l'impegno e l'attività di ascolto promossa dall'assessore all'urbanistica e lavori pubblici del Comune di Solofra, dott. Gerardo De Stefano, rilevando piena condivisione con gli obiettivi di interesse pubblico e di sana gestione del tessuto urbano".

mercoledì 6 marzo 2013

Solofra - TeSI incontra il sindaco di Cava de' Tirreni Marco Galdi

SOLOFRA - Una delegazione dell'associazione T.e.S.I. - Tutela e Sviluppo Integrato - è stata ricevuta dal Sindaco di Cava de' Tirreni, dott. Marco Galdi. In un clima di grande cordialità, che ha ulteriormente rimarcato lo stretto rapporto di collaborazione fra l'associazione di tecnici solofrana e l'amministrazione comunale cavese, si è discusso delle iniziative di governance locale del Sindaco Galdi (vedi ad esempio internet wi-fi gratuita per tutta la cittadinanza e "totem" interattivi collocati nei punti nevralgici di Cava per ottenere informazioni turistiche e richiedere/inoltrare documentazione agli uffici pubblici) e sulle future attività di T.e.S.I., nelle quali verranno coinvolte la 'città dei portici' e degni esponenti del suo mondo imprenditoriale ottimamente rappresentato dall'associazione di imprenditori "Cava Sviluppo", alla quale T.e.S.I. è legata da un gemellaggio e con la quale è in essere la stesura di un "project plan" inerente la creazione di un incubatore di idee ad iniziativa pubblica/privata sui territori solofrano e cavese per lanciare nuovi progetti d'impresa nell'ottica di una sana differenziazione delle attività produttive e di servizi, con un focus particolare agli "start-up" avviati dai giovani con un elevati requisiti di innovazione e ricerca.

A tal proposito T.e.S.I. ha ricevuto anche la disponibilità da parte dell'Istituto Linguistico-Magistrale "De Filippis" di Cava de' Tirreni, nella persona del dirigente scolastico prof. Angelo Polico, di monitorare e contribuire all'implementazione di un progetto didattico di avviamento al lavoro e creazione d'impresa che l'istituto cavese sta già praticando da circa un anno favorendo l'inserimento temporaneo nel mondo del lavoro degli studenti che decidono di aderire alle suddette attività senza pregiudicare gli impegni scolastici canonici. L'obiettivo di T.e.S.I. è quello di ricreare e diffondere una simile iniziativa a Solofra attraverso la stretta collaborazione con gli istituti di istruzione superiore presenti sul territorio, l'amministrazione comunale e gli imprenditori 'illuminati', dei quali alcuni già attivi in tal senso nel settore conciario, che decidano di investire sul futuro e sulla creatività delle nuove generazioni.

lunedì 4 marzo 2013

Ripensare il Piano Asi, l'esempio (di buona politica) di Cava de' Tirreni. Intervista al sindaco Marco Galdi

A settembre sono state approvate dal Consiglio generale dell'Asi Salerno la redazione del Piano Urbanistico Comunale di Cava de' Tirreni e la richiesta di riperimetrazione del vigente Ptr consortile Asi, passo decisivo per le modifiche dell'area industriale della 'città dei portici'. Grazie anche alle sollecitazioni avanzate dall'associazione Cava Sviluppo - che raccoglie circa 80 imprenditori operanti sul territorio metelliano - i portatori di interesse potranno ora sfruttare al meglio le strutture e infrastrutture industriali presenti sul territorio con conseguente sviluppo più razionale dell'occupazione.

Quale è stato il contributo dell'amministrazione comunale da Lei guidata?
"Per prima cosa abbiamo ascoltato le proposte provenienti dal mondo professionale e imprenditoriale. Quindi, condivise in larga misura le istanze, abbiamo avviato un confronto serrato con gli interlocutori istituzionali (prima di tutto Asi e Provincia), concordando l'avvio di una fase di revisione dei piani urbanistici (piano asi, piano urbanistico comunale e piano territoriale di coordinamento provinciale). In particolare, l'opportunità è stata offerta dalla Provincia di Salerno, che ha approvato il nuovo Ptcp, con portata omnicomprensiva e anche derogatoria dei piani subordinati (fra cui il piano Asi)".

A che punto siamo con l'iter normativo e quali sono state le maggiori problematiche (o ostacoli) riscontrate?
"Il Comune di Cava ha approvato con due distinte delibere le richieste da proporre all'Asi: prima di riperimetrazione dell'area di competenza, che risulta significativamente ridimensionata all'ambito che effettivamente riveste all'attualitá una natura esclusivamente industriale; poi di introduzione di regole che agevolino l'utilizzo dei capannoni, prevedendosi frazionamenti sia orizzontali che verticali, riducendosi il lotto minimo, consentendo la localizzazione anche di attività artigianali, ecc.
Ostacoli non nascondo che ci sono stati, ma la determinazione della politica e la generale consapevolezza dei tempi difficili che stiamo vivendo alla fine l'hanno spuntata".

Completato il processo, quali saranno i benefici immediati e quali quelli a lungo termine che le modifiche dell'area industriale potranno portare in un territorio come quello di Cava de' Tirreni?
"La riperimetrazione consenità l'efficacia del nuovo puc anche nelle aree prima appartenenti all'Asi. Qui sarà possibile operare in termini perequativi, favorendo un importante sviluppo urbanistico di aree ormai di fatto divenute centro abitato. Le altre modifiche, invece, favoriranno l'utilizzo di contenitori oggi dismessi o non utilizzati a pieno, favorendo l'occupazione e la nascita della piccola imprenditorialitá, anche artigianale e commerciale".

'Liberare' l'area industriale per renderla più attrattiva rispetto a differenti proposte di insediamento produttivo, potrebbe generare concrete risposte al problema occupazionale?
"Credo proprio di si. Ovviamente parte un processo laborioso, i cui effetti si produrranno nel tempo...".